“Con questo post il nostro caro amico Marco ci racconta l’itinerario del suo viaggio fai da te di 30 giorni alla scoperta della Colombia”.
Dopo aver lavorato per tre mesi a Santa Marta nella ONG “Colombia sin Fronteras” ho deciso di prendere lo zaino e cominciare l’esplorazione del territorio colombiano. Data la grandezza di questa nazione, l’elevato numero di parchi e luoghi d’interesse da visitare ho deciso di concentrarmi solo su alcune mete più e meno famose. E’ stato un viaggio lungo e intenso però, soprattutto, bellissimo.
Trova il volo e parti per la Colombia!
Colombia: itinerario di 30 giorni
Giorno 1 – 3 La Guajira
La Guajira è la zona più settentrionale della Colombia e del Sud America, una terra arida e desertica dove risiede la totalità della popolazione indigena dei Wayuu. Alcuni Wayuu vivono nella città di Uribe, considerata la capitale dalla tribù, mentre altri vivono ancora in capanne in mezzo al deserto.
Se siete interessati a visitare questa zona vi consiglio di affidarvi a una guida turistica specializzata. L’area è principalmente desertica e non conoscendo le strade è meglio poter contare su qualcuno che sappia dove andare.
Pronto per passare tre giorni in questa magica zona della Colombia, parto alla volta di Uribe con una guida turistica del posto e altre quattro compagne di viaggio. Il tragitto in macchina da Santa Marta dura circa 6 ore. La guida ci avvisa che durante il viaggio incontreremo diversi “posti di blocco” organizzati da bambini indigeni alla ricerca di acqua e dolcetti. Personalmente non amo fare questo tipo di “regali” perché non credo sia il modo giusto di aiutare questa popolazione, ma non conoscendo bene la realtà e non avendo tempo per approfondire, finisco per farmi convincere e compro una bella scorta di acqua e biscotti per i bimbi.
La prima tappa è alle saline di Manaure centro dello scontro tra il Governo e la popolazione Wayuu che ne rivendica la proprietà e il diritto di usufrutto. Abbiamo poi proseguito verso nord e siamo entrati nel nostro primo deserto colombiano…una sensazione davvero indescrivibile…
Dopo altre tre ore di viaggio siamo arrivati a Cabo de la Vela, rinomata località di mare del nord della Colombia; qui conosciamo alcune artigiane Wayuu con le quali scambiamo qualche parola e subito rimaniamo ipnotizzati dalla facilità e la leggerezza dei loro movimenti nel fabbricare le tipiche borse Wayuu.
È obbligatorio fare un bel tour fuori Cabo de la Vela, lì vi attendono panorami mozzafiato, spiagge deserte e tramonti magici. Se potete passateci la notte, lasciate il vostro zaino in macchina e andate a dormire in spiaggia, preferibilmente in un’amaca Wayuu chiamata chinchorro. Alle 18.00 cala il sole e dalle 21.00 il servizio elettrico in “città” si ferma per riattivarsi solo la mattina successiva. Alzate gli occhi e godetevi un cielo pieno di stelle. Non ho parole per descrivere le sensazioni che ho provato in quel momento. Indimenticabile.
Il giorno successivo dopo altre quattro ore di jeep in mezzo al deserto arriviamo a Dunas de Taroas, una gigantesca duna di sabbia che termina nel più azzurro blu del mar dei Caraibi. Salite in cima alla duna e buttatevi giù. Arriverete pieni di sabbia però felici come dei bambini.
La tappa successiva è stata Punta Gallinas, altra bella località di mare della Colombia nonché il punto più settentrionale del Sud America. Il tramonto da una delle numerose spiagge deserte dei dintorni è davvero spettacolare.
Noi abbiamo dormito sotto il cielo stellato e siamo ripartiti: direzione Santa Marta. Porterò sempre nel cuore questi tre giorni passati nella Guajira, terra magica e piena di energia.
Giorno 3 – 7 Cartagena
Da Santa Marta prendo un bus che con circa 44mila COP (circa 15 euro) e 4 ore di viaggio mi porta a Cartagena, la città di mare più rinomata della Colombia. Io avevo prenotato un ostello fuori dal centro storico, quello delimitato dalle mura della città vecchia. Raccomando a tutti di fare attenzione a dove si sceglie di alloggiare, perché come in ogni città del Sud America anche qui si passa dal benessere alla povertà nel giro di pochi metri.
Dopo aver lasciato le mie cose in ostello, decido di andare a fare una passeggiata per il centro di Cartagena. Devo dire che questa città mi ha sorpreso, è meravigliosa. Seguite il mio consiglio, procuratevi una mappa e lasciatevi guidare dalla curiosità. Ogni vietta del centro ha un suo fascino e poche macchine e molte piazze aiutano a creare una particolare atmosfera di pace e relax. Plaza Santo Domingo, Plaza Bolivar e Plaza Santa Tereza direi che sono obbligatorie…
Cartagena è uno dei porti principali dei Caraibi; tra le vie della sua città vecchia o “ciudad amurallada” si respira una meravigliosa aria di magia! Non dimenticate di fare un salto anche a Getsemanì, appena fuori dalle mura storiche. Questa folcloristica zona, abitata dalla popolazione locale, è un esempio autentico di come si svolge la vita nelle città della Colombia. Il centro storico invece, seppur bellissimo, è prettamente turistico e offre una versione edulcorata della realtà in cui vivono la maggior parte dei residenti. Troverete delle stradine bellissime, piene di fiori e bellissimi graffiti che fanno da ornamento alle vecchie porte delle case.
Prima di proseguire con il bel racconto di Marco, vi ricordiamo di dare un’occhiata alla nostra guida per organizzare il vostro viaggio in Colombia!
Giorno 8 – 10 Isola di San Andres
Se passate per Cartagena non potete perdere la visita all’isola di San Andres. La potete raggiungere in circa un’ora e mezzo di volo. L’isola misura 15×4 km , considerate che in due ore circa si fa il giro completo… Per visitarla prendete uno qualsiasi degli autobus che passano sulla strada costiera e godetevi il panorama. Durante il viaggio troverete spiagge di finissima sabbia bianca e alte rocce dalle quali tuffarsi. Due sono le tappe che vi consiglio: la prima è la Piscinita, una piccola spiaggia di roccia dalla quale ammirare un’incredibile moltitudine di pesciolini tropicali (costo 4000 COP, poco più di 1 €). La seconda è San Luis. Piccola spiaggia molto tranquilla, atmosfera rilassata, musica reggae e mare calmo e cristallino.
L’isola di Johnny Cay invece è famosa per essere circondata da un mare mozzafiato, grazie alle sue 7 tonalità di blu, e merita una visita di almeno mezza giornata. Parola d’ordine qui è relax; infatti camminando sul lungomare per circa 5-10 minuti dal punto dove vi lascerà la barca, troverete un mare incredibile e vi lascerete alle spalle la confusione. La massa di turisti infatti si ferma nei pressi dei due ristoranti che ci sono lungo la spiaggia principale. Nella parte centrale dell’isola troverete una colonia di bellissime iguane.
Le isole di Haney Cay e Acuario, sono collegate da una lingua di sabbia che durante l’alta marea si copre d’acqua. Non vi preoccupate, il passaggio non verrà ostacolato, nel peggiore dei casi rimarrete immersi fino ai fianchi. Acuario è l’isoletta dove arriverete con la barca e merita davvero una sosta. Il nome dell’isola spiega tutto! Ricordatevi di portare con voi una maschera da snorkeling, troverete tantissimi pesci tropicali e coralli di tutte le forme e colori.
Giorno 10 – 14 Isla Grande (Islas del Rosario)
A un’ora e mezzo di barca dal porto di Cartagena troverete l’arcipelago di Rosario, composto da 26 isole, la maggior parte delle quali private e quindi non visitabili. L’unica isola dove potrete pernottare è Isla Grande, la maggiore dell’arcipelago. Nell’isola non ci sono strade, taxi o agenzie turistiche. Una volta arrivati la barca farà il giro dei vari settori e vi lascerà in corrispondenza del vostro ostello/hotel. Se potete, pernottate nel “Sector Paraiso Secreto”. Qui troverete circa cinque ostelli gestiti da ragazzi giovanissimi in un’atmosfera di assoluta pace e relax. Svegliatevi presto e fate un bel giro dell’isola. Camminate in direzione est e chiedete informazioni per “gente de mar”: un cammino immerso nel verde, pieno di farfalle coloratissime e piante tropicali che vi porterà a una piccolissima nonché bellissima spiaggia dal mare celeste, l’acqua trasparente e soprattutto deserta (io ho trovato solo due turisti…)
Altra attrazione imperdibile è la laguna di mangrovie. Buona parte dalla vegetazione dell’isola è composta da mangrovie che grazie alle loro radici filtrano l’acqua, pulendola e rendendola piena di vita. E’ infatti possibile fare snorkeling nelle varie lagune e ammirare coralli verdi, blu e rossi che vivono sulle radici della foresta di mangrovia. Nella parte centrale dell’isola c’è una laguna, la più grande di quelle presenti, chiamata “Laguna Encantada”. Andateci di notte, magari nelle notti di luna nuova e buttatevi senza paura (non come me…). Il plancton all’interno della laguna si illuminerà di un giallo fluo ad ogni vostro piccolo movimento. Nuotare in un mare di stelle. Una delle esperienze più belle de emozionanti che abbia mai vissuto.
Giorno 15 – 18 Mompox
Arrivare a Mompox è stato bellissimo. Dopo circa 15 ore di autobus la calma di questo paesino mi invade il cuore e l’anima. La natura intorno è impressionante, rigogliosa e imponente. Tutto è verde, intervallato dolcemente dai piccoli fiumi affluenti del Rio Magdalena, il più grande della Colombia. Mompox sorge su una depressione; la presenza di numerosi laghi dai quali partono altrettanti corsi d’acqua che s’intrecciano tra loro, trasformano il territorio circostante in uno spettacolo della natura. Il paesino è molto carino, si sviluppa lungo il corso del fiume Cauca. Qui regnano una calma incredibile e un soffocante caldo umido a cui la gente fa fronte tenendo aperte le porte delle case. Questa città è famosa soprattutto per la lavorazione della filigrana, quindi, dopo una sosta per riposarvi, fate un giro per il paese e partite alla scoperta dell’artigianato locale. La via principale (Calle 2) è piena negozi che vendono queste opere d’arte; in molti è possibile visitare il laboratorio dove, con tecniche che si tramandano di generazione in generazione, vengono fabbricati bracciali, collane, orecchini ecc. tutto fatto rigorosamente a mano. Altro punto di forza di questo tranquillo paesino è il tramonto di cui si gode dalle rive del fiume.
Giorno 18 – 22 Medellin
Se siete dei fan della serie Narcos il nome di questa città della Colombia non vi sarà nuovo, ma tranquilli è decisamente più sicura di come appare sul piccolo schermo. Trovate in questo articolo i miei consigli per vivere la Colombia in totale sicurezza.
Le grandi città non sono il mio forte, preferisco vivere la routine dei piccoli paesini, perdermi nella natura di un bel parco, rilassarmi in spiagge deserte o fare camminate tra le montagne piuttosto che vivere i ritmi frenetici della giungla delle metropoli. Medellin, però, mi ha conquistato… Difficile descriverla in poche righe. Quello che più mi ha colpito è la cultura, un mix di storia, musica, arte, teatro… Una città che pulsa, che vive e che invoglia a conoscerla sempre più a fondo. Se potete pernottate in una zona chiamata “El Poblado”, la più centrale e più sicura della città. Frequentata per la maggioranza da studenti e lavoratori, a partire il tramonto, il ritmo della vita rallenta drasticamente, sedetevi in una delle sue tranquille piazze a bere una birra e fate due chiacchere con i “paisá”, così sono chiama gli abitanti di Medellìn famosi per il loro modo di fare cordiale, gentile e rilassato. Medellìn è cambiata moltissimo negli ultimi vent’anni. Con questo ovviamente non voglio dire che la criminalità non esista più siamo in una grande città e, come a “casa nostra”, dobbiamo avere un occhio di riguardo in più per le nostre cose.
Personalmente credo che tre giorni siano davvero pochi però ho cercato di utilizzarli al meglio cercando di vivere al massimo la vita di questa città e visitare alcuni punti turistici molto interessanti:
- Pueblito Paisa. Si trova in una collina immersa nel verde nel centro. Chiamato così per essere una riproduzione storica di un tipico paesino della regione dell’Antioquia, zona centrale della Colombia. In sé e per sé il Pueblito Paisa non mi ha colpito molto, ciò che veramente ha catturato la mia attenzione è il panorama che si gode una volta arrivati in cima, una vista a 360° della città. Tutto intorno a voi potrete notare grattacieli, montagne, comunidades (ovvero, quelle che conosciamo come favelas) e parchi, tutto messo insieme senza un particolare senso logico. Ritratto veritiero della caotica e contrastante società colombiana.
- Comuna 13. La Comuna 13, che era una delle zone più pericolose, è diventata il simbolo del cambiamento della Colombia. Per arrivare in questa zona dal centro di Medellìn si doveva camminare per circa due ore e mezzo; adesso invece, grazie a scale mobili e una funivia panoramica, ci vogliono solo venti minuti e altri trenta per raggiungere la Comuna di San Javier altro punto panoramico. Ricaricate le batterie dei vostri cellulari e delle vostre macchine fotografiche perché il colpo d’occhio è davvero imperdibile. Super consigliato è il Graffituor, tour dentro la Comuna 13 dove guide turistiche nate nel quartiere vi spiegheranno la storia di questa importante parte della città, la quale viene raccontata attraverso i meravigliosi graffiti creati dai ragazzi che hanno vissuto e visto il cambiamento.
- Casa de la Memoria. Il museo da voce ai cittadini che hanno vissuto l’evoluzione della città attraverso interviste, fotografie, video e opere d’arte. Davvero molto toccante e interessante.
- Guatapè e la Pedra del Penol. Guatapè è sicuramente una delle tappe obbligatorie se passate per Medellin. A circa 2 ore e mezzo dalla stazione “Terminal Norte”, Guatapè è un paesino molto carino ed interessante. Arrivarci è semplice e veloce, si raggiunge con tour organizzati offerti praticamente da qualsiasi ostello. Nel prezzo, circa 80 mila COP (40 €) è compreso lo spuntino, il pranzo, la visita a Peñol e Guatapé, visita alla replica della Peñol vecchia, Pietra Peñol, giro in barca per la diga con musica a bordo, tappa ad alcuni negozi di artigianato, guida locale, assicurazione medica, trasporto a/r .Una volta arrivati a Guatapè vi consiglio di fare un giretto per il paesino e prendervi un caffè nella piazza principale dove ammirare la bellissima chiesa, per poi camminare per le affascinanti vie del centro. E’ arrivato quindi il momento di faticare… Vi aspettano 750 gradini, 220 m di altezza, per arrivare in cima alla Piedra de Peñol. Varrà la pena, tranquilli! Una vista panoramica incredibile ripagherà i vostri sforzi, statene certi.
Giorno 23 – 27 Manizales
Una delle tappe che più stimolava il mio interesse in questo viaggio era “l’Eje Cafetero”, regione della Colombia situata tra le città di Manizales, Pereira e Armenia, rispettivamente capitali dei dipartimenti di Caldas, Risaralda e Quindio. A partire dal XX secolo questa regione si è dedicata alla produzione di caffè. Gli amanti della natura, in particolare della montagna, troveranno questa regione incredibilmente interessante soprattutto grazie al verde che domina l’intera area. In questa zona si possono trovare fattorie, o fincas, di caffè che offrono sistemazioni confortevoli e un’ottima gastronomia, ciliegina sulla torta di questa già spettacolare parte di Colombia.
Purtroppo ho avuto poco tempo per visitare questa regione e se potrò ci ritornerò. Mi sono fermato a Manizales per qualche giorno prima di ripartire per Bogotà e ne è valsa la pena. Manizales come città non mi ha entusiasmato devo essere sincero, giudizio sicuramente condizionato anche dai tre giorni di pioggia torrenziale che ho trovato al mio arrivo. Ciò che invece mi letteralmente tolto il respiro è stata la potenza della natura e quella sensazione di immensità che la foresta tropicale colombiana mi ha trasmesso.
Il giorno dopo il mio arrivo, pur sotto una bella pioggia tropicale, ho deciso di andare a visitare un’azienda di caffè, la “Finca Guayabal” a 30 minuti di autobus da Manizales. L’azienda si trova a Chinchinà, basta prendere un autobus dalla stazione di Manizales e dopo 20 minuti eccoci nella piccola piazza centrale del paese. Un volta arrivati, chiedete di “Finca Guayabal”, tutte le persone che incontrerete saranno davvero molto contenti di aiutarvi e vi accompagneranno fino alla fermata del piccolo autobus che vi lascia difronte all’entrata dell’azienda di caffè “Guayabal”. Quello che più vi consiglio è il tour guidato per la fabbrica. Comprende un’interessante spiegazione dei passaggi di lavorazione del caffè e una passeggiata per le terre dell’azienda per conoscere chi ci lavora. Se vorrete, potrete raccogliere un po’ di caffè con loro.
Giorno 28 – 32 Bogotà
Nella capitale colombiana ho passato due momenti fondamentali del mio viaggio, l’arrivo a gennaio e il ritorno verso Barcellona a maggio. Se penso a questi due momenti mille emozioni ed altrettanti stati d’animo riempiono di vita il mio corpo facendolo volare a quei precisi instanti, rivivendo tutti i piccoli dettagli che li hanno caratterizzati.
Già mi sono espresso a riguardo delle grandi città, preferisco la natura. Bogotà è la capitale della Colombia, è davvero molto grande come città, dall’alto sembra che non finisca mai. Palazzi altissimi caratterizzano zona commerciale che contrasta con l’adiacente zona del centro storico i quali edifici sono strutture di due piani al massimo. Essendo una capitale, Bogotà possiede un’offerta culturale molto ampia e diversificata. Musei, palazzi storici, parchi e piazze ma anche musica, arte e tecnologia fanno della città un perfetto incontro di culture. Sicuramente insieme a Medellin sono le città più multiculturali del Paese.
Cosa fare a Bogotà?
- Prenotare un alloggio nella zona della Candelaria, ovvero la zona del centro storico. Questa zona oltre ad essere la più vecchia della città è anche la più sicura.
- Chiedere alla reception dell’ostello o dell’hotel una mappa di Bogotà per poter girellare tranquillamente senza dover stare sempre con il cellulare in mano
- Nella mappa sono segnati tutti i musei e i punti di interesse della città. Vi consiglio di focalizzarvi in quelli del centro storico, sicuri e facili da trovare.
I punti di interesse che ho visitato e che consiglio sono: Il museo dell’oro, il museo di Botero, il museo di arte contemporanea e salire in cima al Montserrate con una funivia, una volta arrivati godrete di una vista mozzafiato.
E voi siete stati in Colombia? Fatemi sapere quali sono stati i vostri posti preferiti, se invece avete dubbi, lasciateci un commento! Rispondiamo a tutti 🙂
Ciao Marco, innanzitutto complimenti per il tuo post!!!!approfitto della tua disponibilità e competenza per chiederti consigli anzi cortesemente meglio un itinerario ….per un tour naturalistico ad agosto di circa 20 giorni.
Io e mia moglie ci definiamo viaggiatori essenziali non amiamo le comodità e le mete troppo turistiche…. Abbiamo acquistato un volo con scalo a Bogotà e da lì vorremmo iniziare il nostro giro col tuo aiuto….. Grazie in anticipo
Hola, he estado en Bogotá pero me gustaría conocer más sitios de Colombia, me encantan vuestras sugerencias. Veo que no lo mencionáis pero Colombia produce de las mejores esmeraldas, además tienen el oro amarillo que hay solo en ciertas zonas de sudamérica.
Efectivamente hay un mercado de Esmeraldas que está en el centro.
Ciao Marco,
veramente bello il post io ed una mia amica dal 29 settembre al 18 ottobre, stiamo ragionando su itinerari considerando variabili climatiche, quale è per te il miglio giro da fare in quel periodo??
Grazie 1000!
Ciao
Fabiana
Hola Fabiana,
ti dico subito che da agosto a ottobre in Colombia è “ufficialmente” la stagione dele piogge. Questo, però, non vuol dire che non troverete belle giornate e che passerete sotto l’aqua tutti i 20 giorni della vostra vacanza. Il clima in Colombia è davvero molto cangiante, in poco tempo può arrivare una perturbazione che può bloccarti per alcuni giorni, però poi esce il sole accompagnato da un limpidissimo cielo azzurro!!!
Dove andare? Dipende dal tipo di viaggio che avete in mente, se vi piace più la montagna, la spiaggia, la cultura, le escursioni in montagna…
Rimango qui a vostra disposizione
Grazie Marco,
l’idea era di vedere Caño Cristales e poi spostarci verso nord per vedere la penisola della Guajira, non so se in questa zona desertica ottobre è un buon periodo e poi spostarci sulla costa verso Cartagena.
Grazie ciao
Fabiana
Hola Fabiana, per quanto riguarda le condizioni atmosferiche della Guajira ti posso dire che non dovresti trovare particolari problemi. Mi ricordo di aver parlato con un signore che vive a Cabo de la Vela che mi disse che piove 6 o 7 giorni all’anno… Per quanto riguarda Caño Cristales sarà un’esperienza indimenticabile!
Divertiti!
Ciao Marco,
Grazie per il tuo articolo, sono molto importanti i consigli degli altri viaggiatori!
Sto organizzando un viaggio di 17 giorni ad agosto con un’amica, abbiamo quasi completato l’itinerario, avrei un solo grande dubbio: dobbiamo decidere se dare più spazio ai paesi coloniali intorno a Bogotá e Bucaramanga o rosicchiare un giorno in più da dedicare alla costa caraibica e visitare il parco della Tayrona.
Avremmo però una sola notte e dopo essere state 3 giorni ne la Guajira (fino a Punta Gallinas), cosa ne pensi?
Grazie,
Giulia
Hola Giula! Mi sono accorto adesso che la risposta non si è pubblicata, il mio PC comincia a dare i numeri.
COmunque Giulia, se avete sono un giorno vi consiglio di evitare di fare grandi tratte e approfittare delle bellezze naturalistiche che avete più vicine a dove vi troverete. In questo caso vi consiglio di fermarvi un giorno in più al nord e visitare il Parque Tayrona.
Rimango a tua disposizione, Fammi sapere come è andata!!!
Ciao Marco,
post davvero magnifico e soprattutto esaustivo. Sto prenotando per la Colombia ad Agosto per circa 15 gg.
Siamo in 2 e Il tempo non è tanto, ma vorrei coniugare visita del paese e mare, che giro mi consigli di fare?
vorrei capire con te inoltre se consigli qualche agenzia locale che organizzi hotel e spostamenti?
grazie mille
Giuseppe
Hola Giuseppe,
mi fa molto piacere che ti sia piaciuto il post! Che bello che vai in Colombia per 15 giorni.
É vero non sono tantissimi peró si puó fare una bel girettino! Credo che arriverai a Bogotá, quindi ti consiglio di fermarti due giorni per abiturati al cambio del fuso orario e fare un girettino per la Candelaria, che sarebbe la parte del centro storico della cittá. Il mio consiglio è quello di prendere un aereo direzione Cartagena con Latam o VivaColombia. Fatevi due o tre giorni nella incantevole Ciudad Amurallada, ne vale davvero la pena.
Successivamente potete scegliere due itinerari:
1. Isole e Mare. Prendere una barca (2h di viaggio) ed andare a passare 5 giorni di pace e relax a Isla Grande. Nell’isola non esistono macchine e camminando si può arrivare ovunque. Qui potrete fare un indimenticabile bagno nella Laguna Secreta, una laguna piena di plancton e questo significa fare un bagno nelle stelle… Provare per credere…E se vi stancate potrete tornare a Cartagena e prendere un aereo per San Andres, l’isola famosa per le sue sette diverse tonalità di blu.
2. Montagna e deserto. Prendere un bus direzione Santa Marta fermarsi una settimana per poter visitare: Minca con i suoi sentieri di montagna pieni di cascate, fincas di caffè e meravigliosi fiumi con acqua fresca e limpid. Fare una bella gita al Parque Tayrona e magari fermarsi due giorni dentro del parco per respirare e vivere la meravigliosa atmosfera della quale gode il piú famoso parco naturale colombiano. Fare una bella escursione di qualche giorno nella Guajira, per poter visitare il deserto, la popolazione indigena dei Wuayu, e fermarsi a Cabo de la Vela, tramonti indimenticabili, spiaggie incontaminate e cieli stellati che difficilmente dimenticherete.
Personalmente di agenzie locali non ne conosco. Conosco solo l’agenzia che organizza le escursioni per la Guajira…
Fammi sapere che ne pensate e per qualunque cosa io resto qui a vostra disposizione.
Ciao Marco,
Siamo gia’ stati in Colombia nel periodo invernale (Dicembre/Gennaio), che zona ci consigli per il periodo estivo (Luglio/Agosto) ?
Abbiamo gia’ visitato Bogota’/Medellin/Barichara/Cartagena/Guatape/Raquira/Santa Fe de Antioquia/Villa de Leyva/Zipaquira.
grazie
Ciao Miranda,
vedo che avete già visitato molti bei posti della Colombia! Il periodo da giugno ad ottobre è perfetto per andare a visitare il fiume Caño Cristales nel municipio di La Macarena, il problema è solo il prezzo che per alcune tasche, come le mie, può essere abbastanza esorbitante. Vi lascio qui maggiori informazioni a riguardo. Mantenendovi al centro sud del Paese vi consiglio di visitare la zona de “Eje cafeteros”, ovvero la parte compresa tra Salento, Pereira, Manizales e Armènia. Davvero un bel salto dentro la natura e la gastronomia colombiana. Vi consiglio di visitare Salento perchè dal centro di questo piccolo paesino partono tour turistici per visitare la Valle del Cocora, con i suoi paesaggi davvero caratteristici e una finca di caffè, io ne ho visitata una poco battuta dai percorsi turistici ed è stato davvero molto interessante.
Dipendendo da quanti giorni avrete disponibili da Medellin e Bogotà partono voli abbastanza economici per la Guajira, San Andres oppure fare uno scalo a Cartagena per poi visitare Isla Grande…
Insomma di alternative ce ne sono…
Fatemi sapere!
Ciao
ho letto il tuo bellissimo racconto di viaggio in Colombia. Sarei interessato anch’io a vivere un’esperienza simile concentrandola però in 20 gg. Cosa taglieresti dal programma proposto tenendo conto che vorremmo (io e mia moglie, entrambi 60enni) chiudere con qualche giorno di relax mare, tipo San Andres o l’arcipelago delle San Blas?
Grazie.
Giancarlo
Ciao Giancarlo,
ti ringrazio per aver letto il mio articolo e sono molto felice che ti abbia colpito e che ti sia piaciuto.
20 giorni in Colombia? Ci sono molte cosine da fare! Se vuoi terminare il viaggio in relax a San Andres si può organizzare un bel viaggetto fatto bene.
Ti consiglio di arrivare a Bogotà, passare due o tre giorni nella capitale colombiana, giusto per ambientarsi e assimilare il fuso orario e andare a passare 4-5 giorni a Santa Marta, il collegamento Bogotà – Santa Marta è molto economico con la compagnia di bandiera colombiana.
Dopo aver visitato le bellissime spiagge del Parque Tayrona e le meravigliose montagne della Sierra Nevada ti consiglio di andare a Cartagena. Io credo che 4 giorni possono andar bene per visitare questa magica città soprattutto ti consiglio di vivere il tranquillo ritmo della vita all’interno delle mura che delimitano il centro storico.
Dall’aeroporto di Cartagena partono viaggi economici per San Andres, un’oretta e mezzo di viaggio e già atterrerai nell’isola circondata da un mare dipinto con 7 tonalità di azzurro. L’isola è tranquillissima, gli isolani sono davvero molto ospitali, sempre pronti ad aiutare i turisti. Sono sicuro che potrai riuscire a rilassarti e divertirti, personalmente ti consiglio di passarci 6 giorni. San Andres non è grandissima però, se insieme al relax, vuoi fare qualche tour guidato nelle meraviglie che offre l’isola una settimana va più che bene.
Ho lasciato liberi gli ultimi 2-3 giorni per tornare a Cartagena o Bogotà per fare i regalini per la famiglia in Italia
e tornare nel Bel Paese… 😉
Che ne dici?
Per qualsiasi cosa io sono qui 😉
Marco Occhiuto