5 bellissime Isole thailandesi fuori dai circuiti turistici

La nostra missione arrivati in Thailandia era quella di scoprire isole non troppo affollate e dalla tipica atmosfera rilassata Thai. In molti ci avevano avvisato che non sarebbe stata cosa semplice dato che il paese è tra le destinazioni più turistiche al mondo, ma noi non ci siamo fatti scoraggiare e qualche paradiso perduto lo abbiamo trovato!

In questo articolo vi raccontiamo il nostro viaggio alla ricerca di isole fuori dai circuiti turistici tradizionali e prive di segni tipici delle zone dove il turismo di massa si è fatto strada con un esercito di bulldozer al seguito.

Le foto di Ko Phayam

Ko Phayam

Ko Phayam è stato il nostro primo grande amore in Thailandia e la prima isola che abbiamo visitato. Una volta arrivati abbiamo capito subito che il nostro programma di viaggio sarebbe cambiato e che avremmo prolungato il nostro soggiorno. Questa piccola isola situata al confine con il Myanmar è in qualche modo rimasta sconosciuta alla massa di turisti che preferiscono crogiolarsi altrove.

Il suo rilassato carattere thailandese è rimasto intatto, e anche se molti dei suoi abitanti ci hanno raccontato essere cambiata tantissimo negli ultimi anni, noi l’abbiamo trovata ancora squisitamente selvaggia. Qui non circolano macchine e almeno per ora una folta giungla ricopre la maggior parte della superficie.

A Ko Phayam vivono incredibili specie animali come tucani, scimmie, aquile di mare e scoiattoli non difficili da avvistare, basta avere orecchie tese e occhi ben aperti!

I servizi base non mancano, ma l’elettricità c’è solo di sera e non esistono fast food o Starbucks, motivo per cui questo piccolo paradiso è rimasto poco affascinante agli occhi di chi senza hotel a 5 stelle non può vivere.

Le spiagge bianche spesso deserte, l’acqua trasparente e calda, il cibo fresco e i tramonti vi faranno innamorare di Ko Phayam. Come arrivare, dove mangiare, dove dormire e altre informazioni le trovi nel nostro articolo dedicato.

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Surin Island

Hai presente quel mare smeraldo che sembra finto e che ti aspetti di trovare in Thailandia? Ecco questo è esattamente il colore delle acque che circondano l’arcipelago delle Surin Island.

Sabbia bianca, spiagge da cartolina e una vita marina straordinaria sono le uniche attrazioni di questo parco nazionale formato da cinque isole.

A parte 6 bungalow che bisogna prenotare con tre mesi di anticipo minimo, l’unica altra possibilità dove poter pernottare è costituita da due campeggi con tende permanenti allineate sulla spiaggia messe a disposizione dal parco nazionale, insieme al noleggio di sacchi a pelo e materassini piuttosto sottili. Tra i due consigliamo il campeggio più grande, che dispone di più bagni, servizi e tende all’ombra tutto il giorno.

Solo sull’isola principale è possibile pernottare mentre per visitare le altre sarà necessario noleggiare una long-tail boat. I servizi qui sono davvero limitati, con l’elettricità che funziona dalle 18 alle 22 e un solo ristorante con una decina di piatti tra cui scegliere. Nessun intrattenimento insomma ad esclusione degli snorkelling tour organizzati due volte al giorno dal personale del parco e la lettura di un buon libro dondolando su un’amaca che consigliamo di portare dalla terra ferma.

Le Surin Island, che con le Similan Island sono tra i più rinomati luoghi dove fare dive e snorkelling in Thailandia, rimangono un tranquillo paradiso nel Mar delle Andamane.

Come raggiungere le Surin Island

Per raggiungere le Surin puoi prendere una speed boat che ogni mattina parte dal porto di Kuraburi, 15 km nord dal centro cittadino. Per prenotare i posti e le tende è possibile chiamare direttamente il quartier generale del parco nazionale, dove la simpatica Nok parla un ottimo inglese!

Per raggiungere Kuraburi da Bangkok invece, devi per forza prendere un bus o un aereo per Ranong e poi un altro autobus per Kuraburi.  Il parco nazionale delle Surin è chiuso durante la stagione delle piogge.

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Prima di continuare, ricordate di consultare la nostra guida completa sulla Thailandia per organizzare il viaggio!

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Ko Bulon Lae

Immagina una minuscola isola percorribile a piedi da un lato all’altro in 15 minuti, una lunga spiaggia bianca praticamente deserta, una scuola dove i bambini sorridono ai pochi viaggiatori che sembrano essersi persi, elettricità solo di sera, un esercito di paguri che occupano la spiaggia di notte, abitanti locali che chiacchierano davanti l’uscio di casa la sera e cibo delizioso.. Un sogno vero?

In realtà questo posto esiste e si chiama Ko Bulon, un’isola inspiegabilmente scampata alla massa di turisti che ogni anno la bypassano per spostarsi nella vicina e super affollata Ko Lipe.

Qui la scelta di ristoranti e posti per dormire è davvero limitata, così come le spiagge dato che solo una è balneabile, ma l’assenza di macchine e motorini, centinaia di farfalle colorate che svolazzano intorno e un’acqua incredibilmente cristallina, sopperiscono a qualsiasi mancanza quest’isola possa presentare.

Dalla spiaggia principale poi si gode una bellissima vista dell’arcipelago del Mu Ko Phetra National Park. 

Come Raggiungere Ko Bulon

Per l’isola parte ogni giorno in alta stagione una speed boat da Pak Bara che ti lascerà di fronte alla spiaggia del Bulon Resort, dove poi sarai recuperato da un long-tail Boat, dato che in questa mini isola non esiste un porto.

Per arrivare a Pak Bara è possibile prendere un volo o un bus per Hat Yai e poi un mini bus per la cittadina. Sotto le feste conviene prenotare vista la scarsità di strutture dove dormire.

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Ko Tarotao

Ko Tarotao è in assoluto l’isola più selvaggia di tutta la Thailandia e in quanto tale anche quella con meno servizi in assoluto.

Come le Surin Island, la gestione dei bungalow e del ristorante è affidata al personale del parco nazionale, per cui se la scelta su dove dormire e cosa mangiare è davvero molto limitata. Qui dovrai stare attento a nascondere il cibo perché le scimmie sono pronte a fregartelo in ogni momento e quello che rimane viene divorato dai maiali selvatici che pascolano di notte intorno agli alloggi.

L’isola è davvero uno spettacolo di natura incontaminata con una foltissima giungla e lunghissime spiagge molto spesso deserte o condivise con una ventina di altri turisti al massimo. Lo spettacolo vero arriva verso il calar del sole, quando decine di tucani svolazzano intorno ai bungalow e anche le scimmie si spostano in spiaggia per godersi il tramonto..

Ko Tarotao è molto grande e vista l’assenza di macchine e motorini l’unico mezzo di trasporto sono le biciclette, il che con il sole cocente e strade che si districano tra montagne alte fino a 700 metri, ne rende particolarmente difficile l’esplorazione.

Uniche alternative sono noleggiare un giro in long tail-boat molto costoso o prenotare un round trip al parco nazionale la mattina; un addetto del parco, se disponibile, ti accompagnerà per un paio d’ore a Ao Talo Wao o Ao Son.

Un servizio “taxi” poi permette di spostarsi due volte al giorno tra Ao Phante (la spiaggia principale) e Ao Molee, dove sono presenti le due strutture di bungalow.

Tanto per rendere l’idea della perdizione di questo luogo,  l’isola è stata utilizzata per molto tempo come prigione, a Ao Tao Wao un breve walking track spiega la storia dei convitti..

L’isola non è per tutti e la consigliamo solo a chi ama l’assoluto isolamento, ha un forte spirito di adattamento o è un appassionato di escursioni in bicicletta. Se decidi di visitarla ricorda di portare cibo e acqua visto che i ristoranti e il piccolo negozio sul porto non sono aperti tutto il giorno.

Come raggiungere Ko Tarotao

L’isola si trova a solo mezz’ora di speed boat da Pak Bara e si può raggiungere anche da Ko Lipe e le altre isole del parco nazionale. Per gli alloggi è possibile prenotare al quartier generale del parco al porto di Pak Bara o una volta arrivato sull’isola. Consigliamo i bungalow meno costosi e non in prima linea di mare sulla spiaggia principale di Ao Phante, sono meno carini ma decisamente più freschi e meno isolati che quelli a Ao Molee.

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Koh Chang

Koh Chang che letteralmente significa “isola degli elefanti” è l’isola più grande dell’omonimo arcipelago da cui prende il nome, e che dista circa 300 km dalla capitale tailandese. Situata di fronte alle coste della provincia di Trat, al confine con la Cambogia, l’isola è uno degli ultimi baluardi naturali di un paese che sta svendendo il proprio territorio ad un turismo sempre più aggressivo e superficiale.

Con le sue oltre 180 isole di cui molte deserte e disabitate, l’Arcipelago di Koh Chang è parco nazionale marino, uno dei più belli di tutta la Thailandia, il Mu Ko Chang National Park. L’isola, che vista dall’alto sembra un grande elefante adagiato sul mare è caratterizzata da una rigogliosa foresta pluviale, colline, cascate e corsi d’acqua che sfociano in mare.

Tra le attività che si possono fare sull’isola ci sono dei trekking nell’entroterra dell’isola oppure fare snorkeling e immersioni lungo la barriera corallina che la circonda. Per chi invece volesse conoscere parte dell’arcipelago potrete anche effettuare esplorazioni in barca per raggiungere altre spiagge o le vicine isole di Koh Mak, Koh Kut o Koh Kham.

Le spiagge più belle di Koh Chang sono quelle Diamond Sand, Hat Sai Yao e di Lonely Beach, quest’ultima offre anche la possibilità di alloggi a prezzi economici. Tra le altre bellezze naturali non potete perdervi le cascate Khlong Phu nella costa est e quelle di Tok Than May Om, a cui si arriva percorrendo un sentiero che si trova nei pressi del villaggio di Dan Mai.

È importante sapere che il turismo a Koh Chang ha iniziato a svilupparsi solo qualche anno fa con la costruzione di una strada che costeggia tutta l’isola e che permette di raggiungere i posti più remoti di questo lembo di terra. Quel fascino selvaggio e incontaminato che potrete osservare nell’Isola si potranno perpetuare nel tempo solo grazie ad una maggiore consapevolezza di un modus operandi da parte dei singoli turisti, quindi ricordatevi sempre di rispettare e salvaguardare l’ambiente che vi circonda.

Come raggiungere Koh Chang

La maniera più semplice per raggiungere l’isola è quella di prendere un traghetto che parte dalla città costiera di Trat e in mezzora vi porta a Koh Chang. Come detto in precedenza per gli alloggi consigliamo di appoggiarsi alla vasta scelta che si può trovare a Lonely Beach, dove potrete trovare anche bar e alcuni mini market.

Koh Chang

Altre isole Thailandesi poco turistiche

Se avessimo avuto il tempo avremmo sicuramente visitato anche Ko Jum, un’isola poco conosciuta nella provincia di Krabi dall’atmosfera rilassata e con stupende spiagge, e Ko Libong, la più grande e meno affollata delle Trang e casa di una numerosa popolazione di Dugong, mammiferi marini in via di estinzione; entrambe sono situate nel Mar delle Andamane. Se hai occasione di vistarle contattaci e includeremo i tuoi consigli e foto nell’articolo!

Buon viaggio!

19 commenti riguardo “5 bellissime Isole thailandesi fuori dai circuiti turistici”

  • Sabrina ha detto:

    Ciao, bellissima questa pagina, molto interessante. Siamo una famiglia di 2 adulti e tre ragazzi, innamorati follemente di ko lipe, ma i ragazzi vorrebbero vedere altro, noi grandi ci trasferiremo subito li. Cosa mi può consigliare con le stesse se non superiori bellezze, delle spiaggia mare? Periodo del viaggio dicembre gennaio. Grazie

  • Massimo Tranchina ha detto:

    Ciao Vale ti volevo chiedere un consiglio io ho gia’ visitato le similan le surin , 12 anni fa, ko bulon , ko lipe tarutao , lanta , krabi le phe phe sai suggerirmi altre isole abbastanza isolate dal turismo avrei ca. 15 giorni ?
    grazie

  • loredana ha detto:

    Ciao, noi siamo una famiglia di 4 persone 2 adulti e 2 ragazzi (13 anni e 8 anni)
    Vorremmo andare alla fine di febbraio per circa 7-8 gg, cerchiamo mare cristallino, non confusione ma anche escursioni da fare e tanta fauna.
    Cosa consiglieresti?
    Grazie anticipatamente

    Loredana

  • Donatella ha detto:

    Ciao ragazzi ,cercando in rete vi ho scoperto e ne sono molto contenta vorrei fare due settimane a ko lanta e visitare le isole limitrofe avete consigli ?grazie Donatella

    • Pedro ha detto:

      Hola Donatella,
      Ko Lanta è un’isola molto carina; vi sono spiagge tranquille ma anche localini dove spassarsela.
      Lì in zona noi abbiamo visitato per pochi giorni anche Ko Muk e Ko Libong e quelle sono isole quasi deserte; non cè molto da fare a parte mare e relax 🙂

  • Chiara ha detto:

    Ciao! Innanzitutto vi ringrazio con tutto il cuore per il vostro articolo su Ko Phayam! Avevo già scoperto l’isola, cercando tra le isole più tranquille della Thailandia, però uno dei pochi commenti che avevo trovato non era dei migliori, ma grazie a voi mi sono rasserenata perchè mi ispira moltissimo.
    Vorrei chiederti un parere, io farei circa 10 giorni totali, di cui 6 di mare vero e proprio; mi affascinava moltissimo, oltre a Ko Phanam, Ko Tarutao, ma visto quanto è incontaminata e selvaggia forse per passarci 6 giorni lo è fin troppo no?
    Nell’articolo di Ko Phayam ho visto che ci sono moltissime escursioni da fare, anche fuori dall’isola, ma sempre vicino. Cosa mi consiglieresti? Il periodo dovrebbe essere a cavallo tra Febbraio e Marzo.

    Grazie mille ancora!

    • La Vale ha detto:

      Ciao Chiara,
      ko Tarotao è bellissima più che per le spiaggia per l’atmosfera (non c’è nessuno) e per la fauna davvero incredibile, ma dopo aver fatto tre giorni e due notti vorrai fuggire (c’è solo un ristorante, un negozio che è difficile sapere quando è aperto, spostarsi è complicato etc)! Io farei solo due notti e le altre le farei su un’altra isola. Non lontana c’è Ko Bulon una perla (nell’articolo ne parliamo) ma nello stesso arcipelago ci sono diverse scelte da fare. Ko Lipe è la più turistica di tutte forse, ci starebbe abbinare Ko Tarotao super remota e una molto affollata.. dipende dai tuoi gusti! Per le escursioni da Ko Phayam sicuramente una volta alla settimana puoi andare sulle Surin Island, che però puoi raggiungere anche via terra (molto meno costoso ma impieghi più tempo). Ci sono anche escursioni per farne snorkelling ma non è un granché a Ko Phayam, non te le consiglio.

  • Ary ha detto:

    Ciao vorrei andare in Thailandia inizi di aprile. per poter ammirare tutte queste isole dove ci conviene pernottare?

    • La Vale ha detto:

      Hola Ary,
      a Ko Phayam abbiamo pernottato al Sabai Sabai con bungalow di legno e doccia balinese a cielo aperto direttamente sulla spiaggia. Non è sulla spiaggia più bella ma è sul lato dell’isola più ventilato cosí di notte e quando siete a casa non morite di caldo, poi con il motorino vi muovete tranquilli da un lato all’altro. Se preferite stare più “centrali” cercate qualcosa su Long Beach. Alle Surin l’unico alloggio disponibile sono delle tende in campeggio sulla spiaggia, se decidete di andare portatevi un materassino gonfiabile per la schiena (quelli sottili della decathlon). A Ko Bulon siamo stato al Marina resort, un po’ caro ma vicino alla spiaggia, carino e pulito. A Ko Tarotao gli unici alloggi sono appartamenti messi a disposizione del parco nazionale. Non prendeteli sulla spiaggia ma in mezzo al bosco che sono all’ombra, se no collassate di caldo.

  • vanessa ha detto:

    Ciao,
    molto interessanti i tuoi articoli! ti volevo chiedere io vorrei andare in Thailandia a fine aprile e visitare queste isole, da Phuket al parco Taruato.
    Va bene come periodo o no? cioè trovo bel tempo o sempre la pioggia?

    Grazie mille

    • La Vale ha detto:

      Ciao Vanessa,
      dovrebbe andar bene come periodo, tieni conto che sei a ridosso della stagione delle piogge e farà molto molto caldo.

  • Vanessa ha detto:

    Ciao ragazzi! Bellissimo blog con tante info .. sarò in Thailandia tra il 22/12 e il 9/01 ( nn il massimo come periodo) e pensavo di passare la settimana tra capodanno e la befana al sud sulle isole. Sono amante della tranquillità e natura perciò vi chiedo un consiglio di dove andare perché il turismo di massa nn lo sopporto!!! Nn potrei sopportare una cosa come Phuket .. mi aiutate? Grazieeee Vanessa

    • La Vale ha detto:

      Ciao Vanessa,
      proprio in questo post trovi tutte le isole meno turistiche che consigliamo e conosciamo più un paio di suggerimenti su isole che non abbiamo visitato ma che ci avevano consigliato. Ko Bulon al sud penso possa fare per te! Prenota però intorno le feste, è molto piccola!

  • Federica ha detto:

    Ciao ragazzi, complimenti per i vostri articoli e per il blog! Sto preparando un viaggio per la Thailandia e mi affido ai vostri consigli per la visita alle isole.
    Volevo visitare anche la parte nord e sono curiosa di leggere la vostra esperienza..A quando un articolo su Chang Mai e Chang Rai?? =D =D

    Fede

  • Silvia ha detto:

    Ciao ragazzi prima di tutto grazie per tutto quello che scrivete… E poi… Ho una domanda per voi… A novembre sarò in Thailandia sapreste dirmi dove ho più probabilità di vedere le bellissime tartarughe marine?

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