Avvistare l’Aurora Boreale in Islanda (e consigli per fotografarla!)

Il 15 ottobre 2016 stavamo cenando presto, verso le ore 19, come d’abitudine quando intraprendiamo dei viaggi on the road.

D’un tratto mi sembrò di vedere un bagliore con la coda dell’occhio destro,  spostai la tendina del portello laterale del van e quello che vidi fu qualcosa che mai e poi mai dimenticherò.. nessuna fotografia, nessun video, nessuno schermo di ultima generazione potrà mai stupirmi visivamente ancora come quel raggio di luce!

Aurora boreale in islanda

Ma andiamo per gradi e cerchiamo di capire come siamo arrivati a quel giorno e in che modo abbiamo realizzato le nostre foto e time-laspe dell’Aurora Boreale.

Dove e come avvistare l’Aurora Boreale

Noi siamo stati in Islanda dove è possibile avvistare l’Aurora Boreale (in inglese Northern Lights) in tutto il suo territorio. Però le regioni che avrete a disposizione sono tutte quelle che ammiccano al Polo: quindi anche in alcuni punti di Norvegia, Svezia, Finlandia, Canada, Alaska, Russia e Groenlandia. Ho letto che anche il nord della Gran Bretagna è un buon posto, però ne sono scettico al riguardo, sicuramente si potrà vedere però dubito che le probabilità siano alte, ci vuole un gran c..o insomma!

La stessa cosa vale per l’emisfero sud del mondo e in questo caso si chiamerà Aurora Australe.

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Quando si può avvistare l’Aurora

In realtà l’attività solare che crea questo fenomeno può essere presente tutto l’anno però per ragioni di visibilità i mesi migliori per andare a caccia di aurore sono da settembre/ottobre fino a marzo/aprile (ci deve essere poca luce nel cielo).

Il mese perfetto? Difficile a dirsi, io almeno non ne ho le competenze scientifiche per stabilirlo e nel web ho letto pareri contrastanti. Noi ad ottobre l’abbiamo vista 2 volte in 15 giorni di viaggio, conosco però una persona che è stata 3 volte in Scandinavia in diversi periodi in inverno e non l’ha mai vista.

Dalla mia esperienza personale credo che ci voglia soprattutto fortuna.. e parecchia determinazione!

OCCHIO PERÒ AI CICLI SOLARI! Il picchio dell’attività solare che conduce a questi avvistamenti si verifica in cicli di 11 anni. L’ultimo picchio è stato nel 2014 ed il prossimo sarà nel 2025. L’attività rimane abbastanza forte per 2-3 anni prima e dopo il picco; questo vuol dire che già dal 2018 avremo meno possibilità di avvistarla e poi dovremmo aspettare fino al 2022 per avere più chance.

A che ora appare e quanto dura?

Il cielo deve essere scuro, a partire da questo momento la potreste vedere. A noi è capitato una volta alle 2 di notte per una durata di un paio d’ore e un’altra volta alle ore 19 ed è durata tutta notte e quasi moriamo assiderati, ma parlerò in dettaglio di questa nostra personale esperienza più in fondo in questo articolo.

In generale pare che il momento migliore sia dalle ore 21 alle 2 di notte.

Ma che cos’è l’Aurora Boreale?

In questo vi posso essere poco d’aiuto, se avete un amico astronomo chiedete a lui, altrimenti una sbirciata su wikipedia vi chiarirà abbastanza il concetto. In parole povere si tratta di un’attività solare che si scontra con la ionosfera terrestre e genera queste luci.

aurora boreale dalvik Islanda

Equipaggiamento necessario

Credo non ci sia bisogno di sottolineare che in Islanda e negli altri posti elencati in precedenza faccia freddo, molto freddo.. soprattutto d’inverno e di notte. L’abbigliamento è di primaria importanza per la buona riuscita della vostra missione, iniziamo quindi da quello.

Abbigliamento

Esagerate con calzini, scarponi, calzamaglie, vari strati termici, lana, collo e berretti. Non scherzo, dovrete stare fermi alle intemperie per diverse ore. Nonostante noi fossimo ben preparati, ogni notte dovevamo rientrare parecchie volte nel van e accendere il riscaldamento per riprendere la temperatura. Fate speciale attenzione alla scelta dei guanti, perché devono essere caldi ma devono anche permettere di muovere agilmente le dita per schiacciare i vari pulsanti della vostra attrezzatura fotografica.

Io poi avevo con me dei mignon di whisky. Non so se abbiano un effetto clinico positivo ma senza quelli io personalmente non ce l’avrei fatta a sopravvivere 🙂

Per la lista completa di cosa mettere in valigia per un viaggio in Islanda leggete questo articolo.

Attrezzatura

  • Le fotografie che vedete in questo articolo sono state scattate con la nostra Sony Alfa A6000. Una mirrorless di tutto rispetto che però non è certo una reflex o canon professionale. È indispensabile che l’obbiettivo sia grandangolare e che si possano scattare fotografie con lunga esposizione. Per i time-laspe ci siamo invece serviti di una semplice GoPro 4 Silver (con gorillapod).
  • Di fondamentale importanza è il treppiedi, che deve essere molto stabile (soprattutto per il vento). Senza treppiedi dimenticatevi foto dell’aurora. È importante anche avere un comando a distanza per mettere in azione la vostra fotocamera senza trasmettere vibrazioni che potrebbero far venire la foto mossa. Noi abbiamo optato per un treppiedi in carbonio Andoer e il comando a distanza Pixel Rw/S2 compatibile con la nostra macchina.
  • Caricate per bene le batterie dei vostri apparecchi e possibilmente abbiatene di scorta. Il freddo le fa scaricare in una maniera velocissima. Io non ci credevo ma è proprio così. Ho iniziato a custodire le batterie di scorta in una tasca interna della mia felpa termica; più vicine al vostro corpo stanno meglio conserveranno la carica.
  • È importante anche che abbiate un pc (possibilmente con una buona scheda grafica). La notte è lunga e quando il freddo si fa insopportabile quella è l’occasione giusta per rientrare nel van e trasferire le foto appena fatte e controllare come stiano venendo bene, in modo da poter eventualmente correggere i settings della vostra camera (di cui parleremo in dettaglio a continuazione). Non sapete quante volte le foto scattate sembravano impeccabili nello schermino della macchinetta ma poi al pc svelavano vari difetti.
  • Torcia. Ebbene sì, questo è un must per chi viaggia on the road e ancora di più per muoversi nella notte. Se con luce rossa meglio, perché al buio dà meno fastidio agli occhi.
  • Una APP con bussola. Anche se l’Aurora è visibile in tutto il cielo ho avuto l’impressione che i “focolai” partissero dal nord, che secondo me è anche una cosa logica!

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Attitudine

Armatevi di pazienza, di spirito di adattamento e di positività. L’occasione della vostra vita potrebbe presertarsi una sola volta e voi dovrete essere pronti per sfruttarla al meglio!

I settings per fotografare l’Aurora

Se siete fotografi esperti non abbiamo nulla da insegnarvi e potete saltare alla prossima sezione dell’articolo, quella sulla nostra esperienza in Islanda. Qui invece vogliamo dare dei consigli a chi ha poca dimestichezza con la fotografia in notturna.

Mettere a fuoco

La messa a fuoco notturna per un fotografo inesperto è davvero complicata, considerato poi che dovrete farlo a una temperatura non proprio piacevole. Scegliete con cura il luogo dove appostarvi e mettete a fuoco qualcosa di lontano, come possono essere le montagne o gli alberi, prima che sia completamente buio.  Se dovesse saltare la messa a fuoco per qualche motivo (e succederà) potete provare a mettere a fuoco una stella molto luminosa oppure un punto luce lontano. Noi abbiamo usato le stelle, il van e delle finestre illuminate per aiutarci.

aurora boreale

Iso

Gli Iso devono essere i più bassi possibili per evitare che il rumore sia eccessivo. In molti vi consiglieranno di partire da Iso molto alti, il che è un suggerimento del tutto inutile nel caso per esempio si presentasse una luna piena che illumina a giorno tutto il paesaggio (come è successo a noi).

Il valore Iso dipende dalla quantità di luce che troverete in un determinato momento, soggettiva per ogni scatto e per ogni macchina fotografica. Fate delle prove quando è buio e ancora non è apparsa l’aurora; partite da Iso bassi e andate avanti ad alzarli finché non incontrerete il setting giusto per la vostra foto. Noi abbiamo scattato anche a Iso 400 alle 2 del mattino.

Tempi di Esposizione

I tempi di esposizione devono essere per forza lunghi, ma anche in questo caso dipenderà molto da quanto si muoverà l’aurora. Se è piuttosto fissa nel cielo allora 15 secondi di esposizione potrebbero andare bene, ma se si sposta velocemente dovrete provare con 4-8 secondi di esposizione per evitare una macchia luminosa poco fotogenica.

Obbiettivo

Un 50 mm non sarà sufficiente per una foto di un paesaggio e quindi vi servirà un obbiettivo grandangolare, un 28 va bene per esempio. Noi abbiamo scattato con un 16 mm, super grandangolare.

Diaframma

Il diaframma nel caso di paesaggi dovrebbe essere il più chiuso possibile per catturare maggiori dettagli nella foto e profondità di campo. Ovviamente dato che state scattando con poca luce dovrete trovare il giusto equilibrio e se necessario aprirlo un pochino di più.

Altri consigli

  • Noi abbiamo trovato utilissimo Flickr. Su questo social per fotografi infatti potrete sbirciare non solo i setting usati da altri per l’Aurora Boreale, ma anche quelli impostati con la vostra stessa macchina fotografica.  Segnateli per provarli una volta sul posto.
  • Leggete il manuale della vostra macchinetta con cura e fate delle escursioni in notturna prima di andare in Islanda, vi aiuterà moltissimo a conoscere il vostro strumento e soprattutto i suoi limiti.
  • mettete la luminosità del vostro schermo bassa, altrimenti vi sembrerà che le foto scattate abbiano la luce giusta, quando in realtà sono troppo scure (noi abbiamo sottovalutato questo consiglio e purtroppo diverse foto come vedete sono scure).
  • Per ultimo, OK la foto figa ci sta, ma se non vi godete lo spettacolo, cosa l’avete cercata a fare l’Aurora? 🙂

La nostra esperienza in Islanda

Non credo saremmo andati in Islanda ad ottobre se non fosse che eravamo estremamente decisi a fotografare “la Regina della Notte”. Avremmo forse scelto un mese più caldo per i nostri 10 giorni on the road lungo la ring road che costeggia tutto il paese.

Non sapevamo fino a quel momento praticamente nulla di aurore, e diciamocelo, non siamo neanche i fotografi più preparati del pianeta.. Nei giorni precedenti al viaggio ci siamo documentati il più possibile ed appena arrivati abbiamo iniziato a fare prove fotografiche notturne nonostante le cattive condizioni atmosferiche.

Due giorni prima della nostra partenza sui social impazzavano i post con le immagini della capitale Reykjavik, che complice una sfacciata fortuna ha goduto di un’attività boreale pazzesca proprio in quel periodo.

Ci sentivamo pronti per questa meraviglia della natura. E invece.. quello che abbiamo trovato è stato vento e nuvole. Dal nostro arrivo le previsioni non promettevano nè cielo limpido nè alta attività solare; che in pratica vuol dire: niente northern lights!

Ora vi spiego meglio come capire le vostre chance di avvistamento. Con un pochino di pratica è facile, io mi sento un esperto nell’interpretare le previsioni dell’Aurora ormai.

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Come leggere le previsioni dell’Aurora

Le previsioni che sto per spiegare le trovate nel sito meteo ufficiale dell’Islanda.

  • CIELO LIMPIDO

Cliccate nel precedente link. La prima schermata TOTAL CLOUD COVER vi indica in bianco le zone senza nuvole; questi sono i luoghi dove è possibile avvistarla.

previsioni aurora boreale islanda

Nella linea del tempo più in basso potete spostarvi fino al giorno e ora che desiderate però le previsioni esistono solo per i prossimi due giorni al massimo. Giocate con la barra del tempo e cercate di capire verso che direzione si stanno spostando le nuvole per decidere dove fermarsi ad attendere l’Aurora.

L’impressione che abbiamo avuto è che le previsioni delle nuvole siano tutto sommato accurate, però dovete sempre tenere in conto che nell’isola il vento è spesso forte e le condizioni atmosferiche cambiano velocemente. Date una controllata al sito meteo ufficiale più volte durante le vostre giornate in viaggio (non soltanto per decidere dove appostarsi per vedere l’Aurora ma anche per capire l’evoluzione del vento, che in alcuni casi ci ha impedito di guidare).

Il cacciatore di Aurore più sofisticato troverà utile anche capire la composizione delle nuvole. Cliccando nel tab COMPOSITE vedrete come è atteso che si muovano le nuvole più alte e quelle più basse. Se per esempio fossero previste solo nuvole basse in una certa zona allora lì potreste comunque vedere delle aurore “intermittenti” che sembrano “spezzarsi” dietro le nuvole.

  • ATTIVITÀ SOLARE

Nella parte destra del sito meteo trovate la scritta “Aurora Forecast”. Quella è l’intensità dell’attività solare prevista. Più alta è, maggiori sono le vostre chance.

Dovete sicuramente tenere conto di questo importante valore però non abbiate fiducia cieca in esso. Noi siamo riusciti a fotografare una buona aurora con livello 2 (anche se ad occhio nudo non era molto visibile), mentre un’altra volta con attività 5 non si è fatta viva per nemmeno un secondo.

Cielo limpido e attività solare devono essere entrambi dalla tua parte. Una sola può non bastare.

  • LA LUNA

Anche se ho visto foto bellissime di aurore accompagnate dalla luna piena vi suggerisco di preferire un periodo senza luna piena. A meno che siate fotografi esperti il chiarore della luna rende meno apprezzabile questo fenomeno e porta troppa luce nelle vostre foto.

Il nostro primo avvistamento

Era passata circa una settimana in Islanda e dell’Aurora non c’era nessuna traccia. Profondamente delusi dal cielo costantemente annuvolato e da un’attività solare che non superava mai il livello 3 su 9 ci stavamo quasi rassegnando che questa impresa non facesse per noi.

Abbiamo anche deciso all’ultimo se iniziare a girare l’isola verso nord o sud, nella direzione dove le previsioni fossero più favorevoli, però il cielo era una tavola grigia, dappertutto. Ci siamo così mossi verso nord.. usando l’intuito.

Avevamo ormai guidato per metà dell’isola e ci siamo accampati nella zona geotermica di Myvatn. Il cielo era limpido ma l’attività era forza 2. Io non volevo dargli nemmeno una possibilità, ero stanco per le ore di guida.

Valeria era però fiduciosa, o forse semplicemente era l’unica nostra opportunità e dovevamo sfruttarla. Abbiamo  così parcheggiato il van in modo che potessimo vedere dal finestrino posteriore verso nord.

Il tempo passava e le palpebre iniziavano a farsi pesanti quando il cielo sembrò avere effetti strani. Non so se fosse la stanchezza o se il nostro inconscio però ogni volta che scendevamo dall’auto sembravano tutti falsi allarmi.

Effettivamente c’erano dei chiarori, però io li associavo alla Via Lattea. Erano le due di notte e Valeria ebbe un’idea geniale: provo a fare una foto! La lunga esposizione dei settings dette alla luce una foto col cielo verde.. BINGO!! Era l’Aurora.

aurora boreale in islandaIo e la Vale ci siamo guardati.. l’emozione era fortissima, eccitazione stratosferica per la possibilità di fare la foto che tanto avevamo sognato mista a una certa delusione perché cominciavamo a credere che l’Aurora non si potesse vedere a occhio nudo.

Però in quel momento nient’altro poteva distrarci, per le successive 3 ore ci siamo mossi lungo tutto il campeggio alla ricerca del migliore spot dove appoggiare il nostro cavalletto. È stata una notte magica, abbiamo imparato tantissime cose e anche fatto scatti carini. Il problema più grande è stato la messa a fuoco di notte, complicatissima!

Quando i nostri occhi si erano abituati a quell’oscurità cominciavamo a notare una debole aurora muoversi lentamente. Eravamo infreddoliti e felici per le foto, però preoccupati che forse non avremmo avuto altre possibilità di ripetere quell’incontro in situazioni ottimali.

Il secondo avvistamento

Mancavano 4 giorni alla fine del nostro road trip ed avevamo praticamente visto tutto quello che ci eravamo prefissati tranne le famigerate Highlands, spettacolare entroterra Islandese accessibile con un 4×4 e solo nelle stagioni più calde dell’anno. Noi ad ottobre eravamo al limite ma volevamo comunque provarci e per questo abbiamo scelto di spendere 500€ in più per un van 4×4.

Naturalmente appena arrivati in zona un nubifragio ha ingrossato i fiumi e vari collegamenti sono stati chiusi. Non ci rimaneva molto da fare.. andare nelle acque termali della Blue Logoon in compagnia di centinaia di giapponesi oppure tornare dall’altra parte dell’Islanda perché sì, una parte di cielo sembrava si dovesse aprire nelle zone di Akureyri e l’attività solare prevista era forza 6!

Questa volta non è servito nemmeno guardarsi in faccia, sapevamo già quale era l’unica cosa da farsi. Nei seguenti due giorni abbiamo così guidato 1.200 km per arrivare in zona.

Per non ritrovarci a dover lottare di nuovo contro la messa a fuoco notturna abbiamo perlustrato con la luce del giorno circa 80 km della costa di Dalvik, prima di decidere dove appostarci e prendere le misure.

Lo spot scelto era un parcheggio tra due lunghi tunnel e quindi due montagne. Lo scorcio davanti a noi dirigeva esattamente verso nord. Ci sembrava un ottimo punto e sentivamo che quella era la nostra notte.

Stavamo cenando quando un bagliore sulla destra colpisce la mia attenzione. Sposto con le dita la tendina e quasi mi vanno di traverso i beans che stavo mangiando.

Quel raggio di luce verde fosforescente, spesso e potente, nasceva dietro la montagna e andava sù dritto verso la parte più centrale del cielo. Non sono dotato di grande memoria però quel raggio non me lo dimenticherò mai per tutta la mia vita!

Ci catapultiamo giù dalla macchina e iniziamo a sparare foto. I primi scatti sono quelli venuti meglio; l’Aurora era fortissima, si muoveva in continuazione e cambiava colore. Non ci provo nemmeno a descriverla la sensazione che avevo in corpo.. è stato un brivido durato tutta notte.

foto aurora boreale

L’attività boreale ha avuto alti e bassi per diverse ore, verso le 3 di notte però ha dato del suo meglio facendo partire raggi di luci da diversi punti del cielo stellato che danzavano velocemente sopra la nostra testa senza tregua. Diventavano di color fucsia e poi tornavano verdi. In pochi secondi spaccavano in due le costellazioni e poi sparivano.. e si ripetevano.

Faceva freddo e l’indomani avremmo dovuto guidare.. ma semplicemente non potevamo andare a letto. Quella era la nostra notte e dovevamo viverla fino in fondo.

La notte successiva abbiamo avuto un’altra possibilità, con un’attività solare forza 5 ma fino alle due di notte non si è visto proprio nulla, così, stanchi e comunque già pienamente soddisfatti, abbiamo preferito desistere.

Non so se rivedremo mai più “la Regina della Notte” ma sarebbe un peccato non provarci ancora 🙂

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